Per la Persona

Per l'Impresa PMI

Telefono

Tel. 0510560303 / 3314920071

Gli elementi in seguito riportati vogliono essere aiuto concreto ad un ottimale comprensione della realtà e dei suoi metodi operativi in un mercato attualmente viziato da forti anomalie. Il metodo di riferimento è stato creato, studiato e sviluppato dopo di anni di studio teorico e pratico con i migliori professionisti del settore.

Analisi conti correnti

  • Con il termine anatocismo (dal greco anà – di nuovo, e tokòs – interesse) si indica la capitalizzazione degli interessi su un determinato capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi (ossia il calcolo degli interessi sugli interessi). Nella prassi bancaria tali interessi vengono definiti “composti”.
    L’anatocismo bancario è un meccanismo utilizzato dalle Banche e dagli Istituti di Credito in generale, che calcola gli interessi sugli stessi maturati nei trimestri precedenti. La Corte di Cassazione a Sezioni unite ha sancito nel novembre 2004, con la sentenza numero 21095, l’illegalità della capitalizzazione trimestrale degli interessi, comunemente chiamata Anatocismo, invalidando la clausola della capitalizzazione trimestrale anche per il periodo antecedente il 1999.
    Analizzando il flusso finanziario rispetto ad ogni singola operazione e nel complesso del progetto, sono in grado di analizzare le aree critiche, di estrarne le peculiarità e individuare, laddove presente, l’applicazione nei C/C di pratiche anatocistiche ed eventuali irregolarità bancarie.

  • Tale commissione era una spesa aggiuntiva sotto forma di percentuale, la quale veniva applicata trimestralmente in base al capitale di affidamento utilizzato dal cliente, oltre al TAN normalmente applicato per tale affidamento. La sua illegittimità risiedeva proprio nell’essere una spesa aggiuntiva non giustificata, dato che il cliente con il TAN pagava già il dovuto.

  • Gli interessi delta sono la differenza tra il tasso BOT in essere nel periodo e l’interesse applicato.
    Vengono ricalcolati perché prima dell’entrata in vigore della legge 108/96, nata appunto l’8 Marzo 1996, non esistevano i parametri medi creati dalla Banca d’Italia e quindi le banche, erano costrette a calcolare la differenza tra BOT e interesse applicato sopra descritta, avendo maggior possibilità di speculazione.

     

  • L’interesse composto è l’interesse che sommato al capitale genera altri interessi

     

  • Le direttive della Banca d’Italia consigliano dei parametri di applicazione d’interessi, commissioni e spese, ma molto spesso sono differenti o non attinenti alla legge 108, tale legge dice invece, che il costo del denaro deve essere calcolato con la somma, in percentuale, delle spese non dovute, più le eventuali commissioni e il tasso effettivo applicato (è la legge a dare le ordinanze NON LA BANCA D’ITALIA).

  • Attraverso la realizzazione di una analisi econometrica e perizi.

     

  • È uno strumento con validità legale, dove si ricalcolano gli interessi passivi, attivi e le irregolarità, a norma di legge

     

  • Le leggi su cui si basa sono la legge 108/96 e altre, nonché la Sentenza di Cassazione 21095 del 4 novembre 2004. La legge 108, in sintesi, stabilisce che in presenza di tassi usurari, gli interessi del cliente non sono più dovuti.
    La sentenza di cassazione 21095 sentenzia invece l’inapplicabilità dell’interesse composto con valore retroattivo

  • Nella perizia econometrica viene controllata la presenza, e in caso ricalcolati, i tassi usurari, gli interessi composti, gli interessi Delta, le commissioni di massimo scoperto, le spese non dovute, ed eventuali irregolarità

  • La garanzia è data dalla sua realizzazione, fatta sempre da consulenti di parte (CTP) professionisti, nella totalità dei casi consulenti anche del tribunale

     

  • Nella quasi totalità dei casi NO, in quanto con la chiusura in modo stragiudiziale del contenzioso con la banca, la spesa della perizia viene richiesta come rimborso spese di consulenza esterna, effettuate dal cliente al fine di verificare gli errori imputabili all’istituto di credito. Il cliente deve infatti conservare la fattura della perizia così da poter richiedere il sopraccitato rimborso

  • Perché è il metodo più adatto e rapido per il recupero delle somme estorte al cliente. Sappiamo benissimo poi quanto sia importante salvaguardare i rapporti tra correntista ed istituto di credito, rifuggendo qualsivoglia tipo di scontro, a meno che non ve ne sia la necessità.

  • TUTTE, la maggioranza delle quali in stragiudiziale appunto. Se nella perizia sono evidenziate irregolarità è impossibile infatti che la banca possa evitare il rimborso al cliente. Grazie ad una preanalisi non onerosa si riesce a dare una proiezione di convenienza al cliente, consigliandogli la realizzazione di una perizia solo e soltanto in presenza di irregolarità rilevanti, così da limitare a zero le cause potenzialmente negative.

  • Innanzitutto perché certa degli illeciti fatti e quindi sicura di perdere. Altro fattore di grande rilevanza è che il verdetto del tribunale è sempre pubblico e quindi potenzialmente divulgabile dai media, con conseguenze d’immagine disastrose.

  • No, solitamente la banca non chiude gli affidamenti, perché potenzialmente soggetta al reato di estorsione e quindi imputabile di un altro reato aggiuntivo.

  • È possibile eseguire l’analisi anche su c/c chiusi previa documentazione.

  • Diciamo subito che il “milleproroghe” non pregiudica le cause per il recupero delle somme derivanti da anatocismo. Il giudizio promosso dal correntista è infatti imprescrittibile, ai sensi dell’art. 1422 c.c.. A proposito, niente può dunque la norma sulla prescrizione e le novità del “milleproroghe”. L’azione intentata dal correntista ai fini del recupero delle somme derivanti da anatocismo è sì soggetta a prescrizione, ma il pagamento, secondo le Sezioni Unite della Cassazione (si faccia riferimento a Cass. SU 24418 del 2010) avviene solo con la chiusura del conto e non con l’annotazione. I correntisti che hanno intrapreso, o che volessero intraprendere, l’iter del recupero possono stare sereni.
    Inoltre la perizia econometrica non si ferma all’analisi del solo anatocismo, ma di tutte le possibili irregolarità bancarie, molto rilevanti in tutti i c/c: è quindi possibile avere recuperi importanti a prescindere dall’anatocismo.

Analisi mutui/finanziamenti/leasing

Analisi dispute tributarie

  • Certamente. I tassi d’interesse applicati nella maggior parte dei casi risultano illegali e quindi impugnabili. Inoltre è possibile contestare anche l’ingiusta applicazione di strumenti non legali, come il fermo amministrativo, l’ipoteca per debiti sotto gli 8.000 € o eventuali minacce.

     

  • Può analizzarne il caso tramite la realizzazione di una particolare perizia in cui ricalcolare gli interessi applicati alle cartelle e gli eventuali danni provocati. In questo particolare caso, a differenza di tutti gli altri servizi, si andrà in giudizio, al fine di far riconoscere i diritti del cliente.


Analisi carte revolving